L'insegnante
Prima o poi metterò una mia foto.
Ho iniziato a praticare Yoga nel 1994, seguendo un corso nella mia città universitaria, Parma. Avevo lasciato l'atletica da un anno e questo aveva causato uno scompenso: troppo studio, troppa attività intellettuale. La mia testa reclamava tregua. I miei stati d'animo anche. Lo yoga mi ha fatto ritrovare il corpo in una dimensione ancora più bella di quella sportiva: la cura di sé totale, corpo e psiche. Si trattava del metodo Van Lysbeth, Haṭha Yoga. Semplice ed efficace. Non ho più smesso.
Finita l'università ho continuato a Mantova con il Rāja Yoga, secondo il metodo di Gèrard Blitz. Lì ho conosciuto l'efficacia dei testi dello yoga. Letteralmente agire sul corpo attraverso le parole della saggezza antica, patrimonio dell'umanità. Yoga è innanzitutto yogaś-citta-vr̥tti-nirodhaḥ: l'arresto del movimento vorticoso del mentale.
La questione è proprio quella del movimento vorticoso dei pensieri. Il cervello come una lavatrice: sempre in centrifuga. Lo yoga insegna a far funzionare la lavatrice anche secondo altre modalità. Perdonatemi le parole non esattamente raffinate ma preferisco l'efficacia.
Con la maestra Anna Gerevini termino il percorso di formazione nell'ambito dell'Istituto Internazionale di Ricerche Yoga.
Contemporaneamente inizio un percorso personale molto profondo con l'uso della voce e completo tutti i livelli di canto psicofonico con EssereVoce - Accademia internazionale di psicofonia. Entro in contatto con il suono, che mi aiuta a trovare nuove vie personali oltre che a sentire corpo e respiro secondo modalità e possibilità che si spingono ancora oltre quelle dello yoga.
A contorno altri corsi per la conoscenza e cura di sé (di me), innanzitutto la kinesiologia. Che ho vista applicata da un medico chirurgo specializzato in medicina dello sport, unico nel suo genere, il dott. Giuliano Poser e dalla dott.ssa Annamaria Tronti, omeopata unica, originale, intuitiva. Entrambe risolutivi. La cura sta lì, nel corpo. Basta conoscerne la lingua.
Nel frattempo inizio ad insegnare. Lo yoga non è il mio lavoro: ho lavorato per una multinazionale (a Dublino e Roma - prima) e per un ente pubblico (a Primiero e Trento - ora). Lo yoga è un ambito dove posso usare la mia capacità di condividere con precisione e chiarezza ciò che ho sperimentato essere arricchente nella cura di sé e per una quotidianità più sensata, meno banalizzata, più appoggiata e più solida. Calma: si respira. Dal respiro, dal giusto movimento del corpo, dalle parole dei testi, le cose cambiano.
Nel 2015 frequento il master yoga di primo livello di Ca' Foscari "Yoga studies. Corpo e meditazioni nelle tradizioni dell'Asia". Entro in contatto con Ricercatori di altissimo livello: la prospettiva attraverso cui mi nutro dei testi dello yoga cambia. Si tratta di una immersione storico-culturale in una dimensione dello yoga inaspettata, sofisticata e talvolta sconcertante. Scardina credenze e porge un modo di praticare assolutamente nuovo e lo trasferisco nelle mie pratiche.
Da vari anni, con piacere (e benefici) seguo corsi di canto vedico, presso la scuola di Canto vedico, yogamantrastudio. La vibrazione del suono, la ripetizione, la memorizzazione, il sanscrito sono ulteriori elementi di esercizio psico-fisico da cui traggo beneficio e ulteriore insegnamento che volentieri condivido nelle mie lezioni.
Sono parte di YANI (e tecnico CONI, associata alla Federazione Italiana Fitness).